Ci sono molte definizioni di Future Skills. Cosa intende con questo termine?
Esattamente! Attualmente esistono oltre 341 Future Skills e quasi altrettante definizioni. Cerco di mantenere la mia definizione il più semplice possibile: Future Skills = Intelligenza Umana (IU) ovvero l‘insieme della capacità che ci distinguono dall‘intelligenza artificiale (IA) come per esempio creatività, pensiero critico, resilienza ed empatia.
Quali sono le tre Future Skills più importanti al momento e perché?
Apprendimento permanente: al primo posto c’è chiaramente la capacità di evolversi e di cambiare. È fondamentale non smettere mai di imparare. Chi oggi pensa che tra cinque anni si congederà dal mondo del lavoro e quindi non dovrà più occuparsi dell’intelligenza artificiale, non avrà una pensione serena. Stiamo vivendo una rivoluzione tecnologica che possiamo affrontare solo con curiosità e piacere nell’imparare.
Empatia: la domanda non è quali compiti potranno svolgere macchine o robot nel prossimo futuro, ma quali compiti vogliamo affidare loro. Non desideriamo essere serviti da un robot durante una cena romantica né ricevere una diagnosi medica grave da un’intelligenza artificiale. L’empatia è probabilmente la competenza più antica dell‘essere umano e per questo anche la più importante per noi. Vogliamo creare una connessione profonda con gli altri e questo può avvenire solo se riusciamo a metterci nei loro panni e a sentire un legame che con un computer non sentiremo mai.
Pensiero critico: l’immagine è vera? Questo testo è stato scritto da un essere umano? Esiste davvero questo studio? Più la tecnologia migliora, più ci risulta difficile distinguere ciò che è reale da ciò che è fake. Purtroppo, a scuola abbiamo imparato solo a ripetere le nozioni.Ora è tempo di imparare a metterle in discussione, a sfidare le nostre convinzioni e a non fidarci ciecamente dell’intelligenza artificiale.
Quale ruolo svolge l’intelligenza artificiale in questo contesto?
L’intelligenza artificiale è la più grande rivoluzione della nostra epoca. Non è solo il mio parere, ma a quanto pare anche quello del nostro Papa Leone XIV. Ha scelto questo nome consapevolmente, perché il suo omonimo predecessore, Leone XIII, era al potere durante la rivoluzione industriale e ha accompagnato le persone in quel periodo di cambiamento. Probabilmente l’intelligenza artificiale cambierà la nostra vita ancora più profondamente di quanto la macchina a vapore abbia fatto nel XIX secolo. Dovremmo quindi sopravvalutare piuttosto che sottovalutare l’influenza dell’IA!


